Il Bengala

Origini

Nel 1973 il dottor Centerwall volle provare a rendere immuni dalla leucemia felina i gatti domestici incrociandoli con un esemplare di ALC, gatto leopardo asiatico. Non riuscì nell'intento, ma diede inizio ad una nuova razza, il "Bengal” Incroci sono avvenuti con esemplari di Egyptian Mau, Burmese, Abissino e Ocicat, per rendere questo felino più docile verso l'uomo; i primi esemplari ottenuti avevano infatti un carattere selvatico e alquanto nervoso. Nel 1985 il Bengal fu inserito per la prima volta nella TICA (The International Cat Association, istituita nel 1979) come razza nuova/sperimentale. Nel 1991 il bengal venne ufficialmente riconosciuto come razza.

Standard

Si tratta di un gatto di grossa taglia, muscoloso; i maschi possono arrivare a pesare 9 kg, mentre le femmine di solito non superano i 6 kg. La testa deve essere proporzionata, dal profilo abbastanza triangolare, e somigliante a quella dei suoi progenitori selvatici. Il naso non è particolarmente lungo; gli occhi sono grandi, e possono essere gialli, verdi oppure azzurri se si tratta della varietà "Snow", varietà che si differenzia per la colorazione simile a quella del Siamese  ma più chiara. Le orecchie non devono essere molto grandi. Il pelo è corto, aderente al corpo e liscio. Le zampe sono robuste, la coda è di media lunghezza e con la punta arrotondata. I colori ammessi sono: Spotted Tabby e Snow bengal (detto anche color leopardi delle nevi), entrambi con macchie ben pronunciate, il primo di un colore da bruno-rossastro a nero intenso.

Carattere

Un gatto bengala è considerato un vero gatto domestico soltanto dopo la quinta generazione; prima può avere comportamenti ancora tipici del gatto selvatico. Comunque non abbandona mai del tutto il carattere dei progenitori. Adora saltare, correre ed ha ancora un istinto predatorio verso i piccoli animali. Ha bisogno di spazio per correre, anche entro le mura di casa o un giardino recintato. È un gatto affettuoso, ma dal carattere decisamente turbolento.

Cure

Durante la muta è necessario spazzolarlo più spesso, ma non necessita di cure diverse da quelle di un normale gatto domestico.